Dobrovo

Il paese di Dobrovo, con poco più di 400 abitanti, è il centro di Brda e la sede del comune. Inoltre è la sede della zona di produzione vinaria di Brda. Ha preso il nome dalla quercia (»dob«), una volta l'albero più diffuso a Brda. Nei pressi del paese sorge maestoso il castello di Dobrovo, in cui vengono esposte la collezione delle grafiche di Zoran Mušič, un pittore famoso in tutto il mondo, e altre collezioni temporanee, insieme a diverse manifestazioni che si svolgono nel Salone dei Cavalieri o nel cortile del castello. Per la storia del castello di Dobrovo sono molto preziose le sale al primo piano rappresentanti la vita della famiglia nobile del tempo, i Baguer, ed una parte dei loro possedimenti originari. Di fronte all'edificio del Comune viene eretto un monumento dedicato ai caduti e alle altre vittime della II Guerra Mondiale. Presso il castello di Dobrovo c'è la scultura del poeta Alojz Gradnik, scolpita nel suo portamento tipico, un lavoro di Jakov Brdar. È interessante la visita alla Cantina Goriška Brda, la più grande cantina cooperativa in Slovenia, fondata nel 1957, nell'ambito della quale si possono degustare ed acquistare degli ottimi vini di Brda. Ogni anno all'inizio di giugno si svolge la tradizionale Festa delle ciliegie. Dal paese, nel quale ci sono la farmacia, l'ambulatorio, la posta, la scuola, la banca ed alcuni negozi, non è difficile raggiungere nessun villaggio a Brda; sia in automobile, motocicletta, bicicletta o a piedi.

La costruzione del castello di Dobrovo, un palazzo di stile rinascimentale, iniziò attorno al 1600. È noto che il castello fu eretto sopra le fondamenta del vecchio castello medievale distrutto e fino ad oggi rimasto inalterato nel suo aspetto esteriore. Il suo muro di cinta fu eretto presumibilmente fra il 1615 e il 1617, durante la II Guerra di Venezia, quando il castello aveva un importante ruolo strategico. È a base quadrata con una torre ad ogni angolo, dalla quale si apre una meravigliosa vista nei suoi dintorni. I primi proprietari del castello e dei poderi intorno furono i Coloredo. Alla fine del XVIII secolo il castello passò alla famiglia de Catterini-Erzberg (di Gorizia). Il suo ultimo e più noto proprietario fu il conte Silverio de Baguer, un diplomatico spagnolo, il segretario della rappresentanza spagnola a Vienna per l'Austria, la Bavaria, Wurtenberg ed Hessen, che nel 1872 si sposò con Cecilia de Caterini-Erzberg, l'ultima discendente della famiglia de Catterini. Così il possedimento finì nelle mani della famiglia de Baguer. Dopo la II Guerra Mondiale il castello ospitava l'amministrazione militare degli alleati, dopo il 1947 divenne la cosidetta proprietà generale del popolo. Dagli anni settanta del secolo scorso appartiene a Goriški muzej (ll Museo del Goriziano), il suo restauro completo è incominciato nel 1979. Il castello viene aperto al pubblico subito dopo l'indipendenza della Slovenia nel 1991.

 

 

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