Šmartno

Il paese di Šmartno (San Martino di Quisca) si trova proprio nel centro geografico del Collio. Il poeta Gradnik paragona il borgo ad un nido d' aquila da dove lo sguardo può abbracciare tutta la zona circostante, che va dal monte Nanos ad est alle Alpi Carniche a nord-est, e a tutta la Pianura Friulana fino al mare Adriatico. Su questa collina panoramica sorse nella prima metà del XVI secolo sulle rovine di una base militare romana ed intorno alla chiesa, un grande centro abitato – una fortezza medievale, chiamata Tabor, dove all' epoca delle incursioni turche la gente trovò riparo. Il paese sulla sommità di una collina con una cinta muraria e con dei torrioni viene menzionato per la prima volta nel 1317. Non esistono fonti rilevanti sull' origine del muro di cinta, si ritiene però che sia stato costruito all' epoca delle guerre tra gli Asburgo ed i Veneziani fra il 1507 ed il 1519. Una volta avevano qui i loro possedimenti i conti di Gorizia. Alla morte dell' ultimo conte pero il Goriziano divenne possedimento dell' imperatore Massimiliano I d' Asburgo che ereditò queste terre in cambio dell' appoggio militare contro i Veneziani. Šmartno divenne allora un importantissimo punto strategico sul confine tra l'Austria e Venezia facendo parte della catena delle fortificazioni Števerjan – Kojsko – Šmartno – Vipolže. I Veneziani che tentarono di occupare il Collio ben due volte, furono sconfitti in tutte e due le guerre.

Il borgo Šmartno è uno tra gli abitati rurali e i paesi fortificati – i cosiddetti Tabori – sul territorio del Collio e del Litorale che aveva la funzione di proteggere la gente dalle orde turche. Ebbe la funzione di una fortezza di confine ancora nel XVI secolo e fino alla metà del XVII secolo, quando finalmente la minaccia di Venezia termino.

La gente ancora oggi racconta delle storie dei tempi, quando la piazza-forte di Šmartno aveva ancora la funzione per cui era stata costruita. Colui che viveva al di fuori della fortezza, nell' area dove oggi è situato il paese Imenje, in cambio della protezione che gli offriva la cittadella, forniva agli abitanti all' interno del Tabor dei viveri – imenje. Da qui probabilmente l' origine del nome del paese Imenje (imetje = gli averi). Un'altra spiegazione però è che i soldati chiamati a difendere la fortezza ricevevano per il loro servizio una retribuzione e oltre a quella anche un pezzo di terreno – imenje, dal quale percepivano un reddito fisso.

Le case nel centro vero e proprio sono collocate concentricamente intorno alla chiesa di San Martino. Il santo della chiesa parrocchiale più grande del Collio ha anche dato il nome al paese: San Martino – Šmartno. Un torrione di difesa della fortezza oggi funge da campanile dell' imponente chiesa barocca, che si vanta di diversi affreschi del noto pittore Tone Kralj.

Entrando nel riparo della fortezza di Šmartno e passeggiando per le strette vie tra case vecchie e quelle rinnovate, si ha la sensazione di essere entrato in un labirinto medievale, che rinvigorisce, quando si entra nella Casa gotica. Questa porta questo nome proprio per l' interessante portale gotico in pietra che ci conduce oggi nella cantina. L' arco appuntato determina lo stile di costruzione tardogotico dei primi anni del XVI secolo, stile che veniva usato al tempo quando la cinta muraria era in costruzione anche nella costruzione delle case rurali. All' epoca del barocco rurale, nel XVIII secolo, rispettivamente nei primi del XIX secolo, la casa è stata rinnovata e in parte le sono stati annessi nuovi fabbricati. Al primo piano si può ammirare il caratteristico gank (un ballatoio coperto sulla faccia e costruito interamente in legno), e le planete dipinte (tavelle del letto sopra le quali vengono messe le tegole). Il locale d'abitazione del piano superiore, a cui si accedeva attraverso l'entrata era diviso in una cucina, una camera “migliore” e la soffitta. L'arredamento della Casa gotica unisce elementi delle case tipiche del Collio e la cultura popolare della zona di Brda e rappresenta cosi una testimonianza viva che ci porta all'epoca delle radici di Brda.

Sul lato opposto della Casa gotica, Šmartno invita tra le mura gli artisti dei workshop della Casa dei pittori, dove nascono numerose opere d'arte. Il clima mite, l'ambiente ed i paesani gentili sono la chiave per la creatività di questi maestri.

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