Bevande

Per spegnere la sete le donne e i bambini bevevano acqua, preferibilmente acqua di sorgente, alla quale aggiungevano un po’ di aceto, succo di limone o zucchero per i bambini. Si preparava una bevanda rinfrescante anche aggiungendo all'acqua di sorgente delle bacche di ginepro, assenzio e melissa e lasciando in ammollo per qualche ora.

In inverno si faceva la composta di frutta secca (koščičeva župa) che si beveva al posto delle tisane, le quali si facevano molto raramente. Nella maggior parte dei casi si beveva la tisana di tiglio, le altre si bevevano solo in caso di malattia. Con i fiori e le bacche di sambuco ci facevano il succo di sambuco, che si diluiva con acqua. Pochi facevano il succo d'uva, nonostante le grandi quantità a disposizione. Gli uomini solitamente bevevano vino o una miscela di vino e acqua. Per i lavoratori, il vino era misurato, ad ogni pasto gli spettava un quarto di litro (quartin). In inverno si faceva il vin brulé con l’aggiunta di aromi, chiodi di garofano, cannella e citronella. Si offriva agli ospiti, ma lo bevevano anche le donne prima di andare a fare il bucato al torrente. Altre bevande come birra, brizganec al sifone (spritz) e liquori si bevevano solo nelle locande.

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